Hai notato che un dente da latte di tuo figlio sembra “non crescere” come gli altri? Potrebbe trattarsi di un fenomeno chiamato anchilosi dei denti da latte, o più correttamente, eruzione dentale alterata. In questo articolo, lo Studio Dentistico Bagalà di Brescia spiega di cosa si tratta, come riconoscerlo e quali sono le possibili soluzioni.
Cos’è l’anchilosi dei denti da latte?
L’anchilosi è una condizione in cui un dente da latte appare più basso rispetto ai denti vicini, che invece continuano a erompere e a crescere. Questo fenomeno colpisce spesso i molari da latte, soprattutto in età pediatrica, e può creare problemi di occlusione e di sviluppo dell’intera arcata dentale.
Tradizionalmente si pensava che la causa fosse la fusione della radice del dente all’osso, per scomparsa del legamento parodontale che normalmente agisce da “ammortizzatore naturale”. Oggi si tende a parlare più genericamente di alterata eruzione patologica, legata a un metabolismo anomalo del tessuto osseo in quella zona.
I denti crescono sempre, ma a velocità diverse
Un aspetto fondamentale da comprendere è che tutti i denti, sia da latte che permanenti, sono soggetti a una lenta eruzione continua, che dura fino ai 20 anni circa. È un processo impercettibile, ma essenziale per mantenere l’equilibrio occlusale.
Quando questo processo si blocca – per un dente solo o per un gruppo di denti – si parla di eruzione alterata. Il risultato? Un dente rimane infossato rispetto agli altri e, col passare del tempo, la differenza di altezza può diventare evidente.
Quali sono i rischi?
Se non trattata o monitorata, l’anchilosi può portare a:
- Inclinazione dei denti vicini, che si piegano sopra il dente infossato;
- Perdita dello spazio per i denti permanenti;
- Problemi di occlusione e masticazione;
- Sviluppo di morsi aperti laterali, più difficili da correggere in età adulta.
Come si interviene?
Presso lo Studio Dentistico Bagalà di Brescia, ogni caso viene valutato con attenzione attraverso visite periodiche di controllo ogni 3 mesi. Il trattamento varia in base all’età del paziente, alla gravità del blocco e al tipo di dente coinvolto.
Nei casi più lievi si può monitorare l’evoluzione, mentre nei casi più complessi può essere necessario:
- Rimuovere il dente da latte infossato;
- Guidare l’eruzione dei denti permanenti con forze ortodontiche;
- Ricorrere a trattamenti ortodontici per ristabilire il corretto contatto tra le arcate.
E quando sono i denti permanenti a non crescere?
Il fenomeno dell’eruzione alterata può riguardare anche i denti permanenti, specialmente in età adolescenziale. In questo caso, il dente (o un gruppo di denti) appare più basso e non tocca i denti dell’arcata opposta a bocca chiusa. Si forma così un morso aperto laterale, da non confondere con il morso aperto anteriore da interposizione linguale, più tipico dell’infanzia.
Il trattamento in questi casi è ortodontico: si usano forze elastiche per far crescere i denti in verticale, riportandoli alla corretta posizione. Una volta ottenuto il risultato, è fondamentale mantenere i denti in posizione per almeno 3-4 mesi, così da stabilizzare la nuova occlusione.
Conclusioni: l’importanza della diagnosi precoce
L’eruzione alterata dei denti, sia da latte che permanenti, non va mai sottovalutata. Riconoscere per tempo il problema consente di evitare interventi complessi in futuro e di preservare una crescita armoniosa delle arcate.
Allo Studio Dentistico Bagalà di Brescia mettiamo al centro la prevenzione e il monitoraggio costante, per intervenire con la giusta terapia al momento opportuno.
Hai notato un dente che non cresce come gli altri?
Prenota una visita di controllo pediatrico o ortodontico presso il nostro studio dentistico Bagalà: valuteremo la situazione e ti guideremo nel percorso di cura più adatto.









